I piedi: le nostre radici, la nostra stabilità

I piedi rappresentano contemporaneamente le nostre radici, la nostra stabilità, ma anche il nostro avanzare nello spazio, nel tempo, nella vita.

Secondo la metamedicina, la parte anteriore del piede rappresenta il mezzo con cui avanziamo nella vita, essendo

Infatti la parte del piede su cui ci appoggiamo per passare all’azione (avanzare, correre, saltare).

E’ relazionata alla nostra direzione nella vita, a come ci muoviamo per raggiungere i nostri obiettivi.

Il tallone, all’opposto, rappresenta il nostro radicamento al suolo, la nostra struttura. Più in profondità, è relazionato al nostro passato, alle esperienze che abbiamo vissuto, al bagaglio che ci portiamo dietro.

L’arco plantare, come è facile immaginare, fa da ponte sia a livello strutturale che a livello metaforico.

Secondo la medicina tradizionale cinese, nel piede è rappresentato tutto il nostro corpo: dagli gli organi interni, agli organi di senso, alla colonna vertebrale, alle diverse aree cerebrali… insomma ogni singola funzione del nostro organismo ha una sua corrispondenza con una zona del piede. Partendo da questo presupposto, secondo la medicina tradizionale cinese, attraverso adeguate stimolazioni e pressioni nelle diverse zone del piede è possibile riportare in fisiologia ed in equilibrio quelle parti del corpo che hanno perso la loro armonia di funzionamento. Lo sapevate che sotto la pianta del piede si trova il nostro “cuore periferico”?   

Proprio così, a livello della pianta del piede si trova la “soletta di lejars”, una fitta rete venosa che funziona come una spugna.

Quando stacchiamo il piede dal suolo si riempie e quando lo appoggiamo viene spremuta, aiutando così la circolazione sanguigna e quella linfatica a risalire verso il cuore con maggiore efficacia, contrastando meglio l’azione della forza di gravità.

Ora che abbiamo compreso quanta ricchezza si racchiude all’interno dei nostri piedi, siamo sicuramente d’accordo sul fatto che dobbiamo prenderci cura di loro con dedizione e gratitudine, al fine di prevenire la comparsa di disagi, fastidi, dolori.

Ecco alcuni consigli di semplice esecuzione che ritengo utili a questo scopo:

  • stimoliamo il nostro cuore periferico camminando a lungo, quando possibile senza scarpe, per esempio nell’erba o sulla spiaggia. Se non è possibile stare scalzi, assicuriamoci che le calzature che indossiamo siano sufficientemente ampie e comode da permettere ai nostri piedi di aprirsi, espandersi, prendere pienamente contatto con il suolo. Possiamo anche stimolare la pianta dei piedi facendo scorrere sotto di loro un rullo o una pallina da tennis.
  • A fine giornata prendiamoci qualche minuto di tempo per fare un pediluvio. Possiamo usare il sale grosso, utile per allentare le tensioni muscolari e ridurre i gonfiori, oppure qualche goccia del nostro olio essenziale preferito. L’acqua tiepida ci fornirà un effetto rilassante e contribuirà a sciogliere le tensioni muscolari, mentre l’acqua fresca sarà più utile per un’azione stimolante sulla circolazione sanguigna e linfatica.
  • Per finire, ringraziamo i piedi per tutto quello che fanno per noi durante la giornata, concedendo loro un massaggio con una crema o con il nostro olio preferito, massaggiamoli con pressioni decise alla base delle dita e sotto la pianta per togliere le tensioni ed alleggerire le contratture. Quindi concludiamo con qualche sfioramento del piede e della gamba verso l’alto, in direzione del cuore, per aiutare il ritorno venoso e linfatico.
    Tutti questi piccoli accorgimenti ci potranno essere utili in caso di piedi stanchi, affaticati, indolenziti da giornate di lavoro in stazione eretta, chiusi dentro a calzature troppo strette o pesanti…
    Ma ricordatevi che nel caso in cui doveste avvertire sintomi che vanno oltre la comune stanchezza ed affaticabilità (ad esempio formicolio, intorpidimento, sensazione di mancanza di forza, di alterata sensibilità, dolori acuti o che durano da più settimane, sia a riposo che in carico, gonfiori importanti), è bene che vi rivolgiate al vostro medico di base o che mi contattiate per un consulto, in modo da potervi indirizzare nella direzione più corretta per affrontare e risolvere il problema. Questi sintomi potrebbero indicare infatti la presenza di un problema che chiede di essere affrontato con l’aiuto di un medico o di un fisioterapista.

Il nostro viaggio alla scoperta della parte del corpo a contatto con la terra finisce qui, ed in attesa di incontrarci al prossimo articolo vi saluto con affetto.

Abbiate cura di voi e dei vostri piedi!